LEUCEMIA LINFATICA CRONICA
La Leucemia Linfatica Cronica (LLC) è un tumore maligno linfoide caratterizzato dalla proliferazione a dall’accumulo di linfociti B CD5+ maturi nel sangue, nel midollo osseo e nel tessuto linfoide.1
La malattia può avere un decorso stabile, ma può anche diventare aggressiva e presentare ricadute frequenti oppure trasformarsi in un linfoma aggressivo, tipicamente il linfoma diffuso a grandi cellule B (diffuse large B-cell lymphoma, DLBCL) mediante la trasformazione di Richter.1
PATOGENESI
La causa principale di LLC è la perdita o l’aggiunta di esteso materiale cromosomico seguito da mutazioni addizionali che insorgono successivamente e possono rendere più aggressiva la malattia.2
Tra le modificazioni cromosomiche ad oggi individuate vi sono:2
- Delezione del braccio lungo del cromosoma 13 (del[13q14]). È quella più comunemente riscontrata (55% dei casi) e coinvolge la banda 13q14.2
- Delezione del braccio lungo del cromosoma 11 (del[11q]). Si osserva nel 25% dei casi nei pazienti naïve alla chemioterapia con malattia in stadio avanzato e nel 10% dei pazienti con malattia allo stadio precoce.2
- Trisomia 12. Si osserva nel 10-20% dei pazienti, ma non sono noti i geni coinvolti nella patogenesi della malattia. Il valore prognostico della trisomia 12 è ancora oggetto di dibattito.2
- Delezione del braccio corto del cromosoma 17 (del[17p]). Si osserva nel 5-8% dei pazienti naïve alla chemioterapia.2
Sono stati identificati 45 loci di suscettibilità soprattutto all’interno di regioni non codificanti del genoma.1 La maggioranza dei loci di suscettibilità (93%) è collocato all’interno di promotori attivi o in regione enhancers e sono responsabili di modificazioni nei siti di legame di numerosi fattori di trascrizione (come FOX, NFAT e TCF/LEF) (Figura 1). Ne risulta un’alterata espressione di più di 30 geni coinvolti nella risposta immunitaria, nella sopravvivenza cellulare o nella via del segnale di Wnt (Figura 2).1,2
Il ruolo del microambiente
La sopravvivenza delle cellule LLC dipende soprattutto dalla presenza di un microambiente permissivo che coinvolge la componente cellulare: macrofagi, cellule T e cellule dendritiche stromali follicolari. Queste cellule forniscono stimoli in grado di attivare le vie del segnale di proliferazione e sopravvivenza nelle cellule trasformate. Chemochine, citochine e fattori angiogenici interagiscono con le cellule leucemiche attraverso i recettori di superficie o le molecole di adesione supportando la loro sopravvivenza.2
FATTORI DI RISCHIO
Al momento non sono noti fattori di rischio modificabili. È stata invece riconosciuta una predisposizione genetica legata all’insorgenza della LLC.1 Avere un parente di primo grado affetto dalla malattia determina un aumento del rischio da 6 a 9 volte.3
EPIDEMIOLOGIA
La LLC è la leucemia più frequente nel mondo occidentale con un’incidenza di 4,2 casi 100.000 persone/anno.3
- L’età media alla diagnosi è di 72 anni. Circa il 10% dei pazienti affetti da LLC è più giovane di 55 anni.3
- Si osserva un aumento dell’incidenza sopra gli 80 anni pari a 30 casi/100.000/anno.3
- C’è una netta differenza nell’incidenza tra uomini e donne. Negli uomini si riscontrano 6,8 casi/100.000/anno, mentre nelle donne 3,5 casi/100.000/anno.1
- Per quanto riguarda l’origine etnica si riscontrano le seguenti incidenze:1
- Caucasici: 7,3 e 3,8 casi per 100.000/anno per uomini e donne rispettivamente
- Afroamericani: 4,9 e 2,4 casi per 100.000/anno per uomini e donne rispettivamente
- Asiatici: 1,5 e 0,7 casi per 100.000/anno per uomini e donne rispettivamente.
Del: delezione; LLC: leucemia linfatica cronica.
Bibliografia
- Delgado J, et al. Haematologica. 2020;105(9):2205-2217.
- Hallek M. Am J Hematol. 2019;94(11):1266-1287.
- Eichhorst B, et al. Ann Oncol. 2021;32(1):23-33.
IT-ONC-210007